domenica 10 maggio 2015

Cameron batte i populisti


Le elezioni inglesi dimostrano con evidenza che i populismi e gli estremismi sono cerini destinati a bruciare e consumarsi in fretta (in Inghilterra). L'Ukip, il partito dei razzisti alleato con Grillo, ha preso a stento 1 seggio e Farage si è dimesso. Il voto delle europee, come avevano detto in tanti, era solo un modo per gli elettori di dare un segnale al governo. La gente quando si tratta di casa sua fa scelte ponderate e ragionate. Certo il livello dell'elettorato italiano è molto più basso, meno informato, meno umano e meno maturo. In Inghilterra, non basta indossare un felpa, dire stupidaggini, parlare di zingari, invocare ruspe e castrazioni chimiche... Gli inglesi non sono stupidi, non si lasciano abbindolare. La loro cultura politica e sociale è di gran lunga più aperta e matura della nostra. L'Ukip, secondo le distorsioni operate dalla stampa e dalla tv italiana (per fini propagandistici) avevano disegnato uno scenario diametralmente opposto. Sembrava che la destra o il populismo estremi, tra Francia e Inghilterra e Germania, si stessero davvero imponendo e i "vecchi fantasmi e spettri" stessero ritornando. Anche i sondaggisti (sempre meno attendibili) hanno contribuito a distorcere la realtà, ma niente, il popolo inglese ha dato una lezione di civiltà e maturità a tutta Europa.
Ovviamente da noi giornali come il fatto quotidiano mostrano tutta la loro parzialità e disonesta intellettuale parlando di italianizzazione della politica Inglese o del astensionismo e altre stupidaggini che non sto neanche a riportare. Tutti si affannano a dire che il problema sarebbe la mancanza di un'opposizione valida. Ma anche questa è una stupidaggine: quando uno vince non si parla mai dei sui meriti ma sempre dei demeriti di chi ha perso...In italia abbiamo più opposizioni che chiese... Ogni giorno nasce un nuovo partitino o moVimento di opposizione che in realtà ha l'unico obbiettivo di fare soldi, occupare poltrone o semplicemente guadagnare consenso, click e like. Personalmente sono molto contento di questo risultato - e non certo per Cameron e il suo partito, sia chiaro- ma per la maturità e la serietà del popolo inglese. E' proprio il caso di dire Good people in Big Country.

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