venerdì 15 maggio 2015

Anche i bambini diventano oggetto di razzismo


Il caso di Terni è uno di quegli esempi più limpidi drammatici di quello che si definisce razzismo, quel razzismo che viene insegnato/inculcato come valore in famiglia e che addirittura viene ribaltato al bisogno. E' incredibile la potenza di queste operazioni e strumentalizzazioni perpetrate anche con l'aiuto della stampa e dei media che ci sguazzano con i conseguenti dibattiti dei vari opinionist (più o meno scandalosi). Fin da subito la notizia non convinceva c'era qualcosa che non quadrava: Il telegiornale parlava di un bambino senegalese, arrivato in italia da soli 20 giorni, che aveva aggredito una bambina dandole un pugno e dicendole "togliti quel crocifisso". Il fatto che un bambino che non conosce l'italiano (come riportato dai suoi insegnanti a stento salutava) abbia detto quella frase è alquanto assurdo, anche perchè quel bambino non è musulmano poichè frequenta la parrocchia, va al catechismo... L'unica ad aver sentito quella frase è, guarda caso, la madre della bambina che ora a quanto pare ha fatto marcia indietro dicendo che forse si è sbagliata. Ma perchè una normale vicenda di bambini - che a scuola sono all'ordine del giorno - diventa un caso nazionale? Semplice perchè si crea rabbia nello spettatore ignorante, in quello che usa a stento lo 0,5 percento del cervello, in quello che subito dice " ma torna a casa tua negretto!". Il padre del bambino a raccontato che erano giorni che il bambino veniva vessato e insultato (cose che di una lingua si imparano subito), anche dalla bambina vittima del pugno e che il figlio avrebbe reagito perchè non voleva sopportare altre umiliazioni. I professori e il preside sembrano confermare la versione del senegalese, ma tanto non importa oramai il caso è montato, Salvini subito ne ha approfittato e sul palco di Perugia ha detto: "Se non ti sta bene che porto il crocifisso tornatene a casa tua col primo barcone e non permetterti di mettere le mani addosso ad una ragazzina di 12 anni". L'odio scorre copioso e ingrassa le menti bulimiche degli stupidi...la verità è che i bambini non hanno nessuna colpa - e spesso episodi di questo genere succedono a tutti (e non sto certo minimizzando) - la colpa è sempre da ricercare nelle famiglie e nella mancanza di controllo da parte di chi è preposto e delegato alla formazione e all'educazione. Una sera, nel mio pesino, dove il razzismo non fa notizia perchè è il pensiero dominante, sentii il bambino di un conoscente lamentarsi dei cinesi e dire "che lui li avrebbe bruciati tutti" Ero con mio padre e guardandoci negli occhi siamo rimanemmo alquanto stupidi, il padre cerco di smorzare dicendo: "ma che dici ... non si dicono queste cose" ma naturalmente il bambino quelle cose poteva averle sentite solo dal padre perchè se in famiglia si dicono e si insegnano certe cose i bambini assorbono e crescono ragionando in un certo modo. Per fortuna qualcuno riesce a uscire fuori dalla caverna platonica della propria famiglia, guarda fuori, conosce il mondo e la sua storia, e cresce con idee diverse (normali), ma sono casi rari e direi preziosi...

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