martedì 16 dicembre 2014

Operazione sabbie mobili



E' cominciata l'operazione insabbiamento. Sulle pagine di Repubblica - ma non solo - appare questo articolo da cui emergerebbe che Carminati (l'ormai famoso e colpevole di tutto terrorista nero implicato nella vicenda di mafia capitale) sia stato avvertito di essere sotto indagine e di essere in procinto di essere arrestato da Buzzi il quale lo avrebbe appreso dal direttore del quotidiano il tempo (che naturalmente e credo sinceramente nega). A prova di ciò ci sarebbe un'intercettazione - l'ennesima - solo che mentre le altre sono state rese pubbliche e sono ascoltabili ovunque, questa rimane ancora una mistero. 

Chi non ha seguito l'evolversi degli eventi farà fatica a cogliere e capire cosa si nasconde dietro questa informazione, ma controllando alcune stranezze e discrepanze si evince che siamo di fronte a uno dei soliti e ormai insopportabili tentativi di insabbiamento e depistaggio attuati non si sa bene da chi, o meglio si sa, ma come diceva Pasolini "io so ma non ho le prove...".

In questo articolo avevo elencato quelli che erano i presunti coinvolgimenti di uomini delle forze dell'ordine e dei servizi segreti nella famosa inchiesta nominata "terra di mezzo" (mafia capitale).
dove sono le fonti? beh vi assicuro che ce ne sono molte ma ne pubblico un paio, giusto per far capire che non sto millantando conoscenze o facendo ragionamenti in maniera arbitraria. 


Come potete notare la notizia e le parole sono le stesse, a cambiare sono solo i soggetti che le pronunciano. Da questa inchiesta non devono emergere responsabilità di carabinieri, finanzieri o servizi deviati - e vedrete che così sarà. 
Questo naturalmente contribuisce ad alimentare quel fuoco di indignazione e quel gusto amaro che stanno consumando e avvelenando questo nostro paese di nobili (falsi) e briganti (cortesi), ma non sembra importare a molti se non a coloro che sono dalla parte dei deboli, delle vittime, quindi inutili e insignificanti.

Chi ha un'azienda, chi manda avanti un'attività sa benissimo che è molto difficile nascondere, anche solo piccole cifre, alla guardia di finanza, sa che è molto difficile pagare uno stipendio a un amministratore un politico senza che nessuno se ne accorga, anche perchè lui viene beccato anche per un solo lavoratore in nero o perchè la moglie o i figli sono stati sorpresi a dare una mano nella panetteria di famiglia (come è successo a Napoli), figuriamoci muovere migliaia di euro e truccare appalti milionari...  

Quante volte abbiamo avuto la sensazione (alcuni la certezza) che le forze dell' ordine hanno la tendenza a vessare, solo i più deboli, le persone comuni, quelli che devono guadagnarsi quel poco che consente loro di sopravvivere, e lasciare completamente liberi di agire politici corrotti e affaristi senza scrupoli, spacciatori ecc. Quante volte abbiamo visto parenti, amici o conoscenti vessati per una semplice multa non pagata, per uno scontrino non emesso, per una mancata fatturazione o per un paio di piantine coltivate in garage. Colpire la categoria dei deboli è facile, non ci sono avvocati onerosi da affrontare, non ci sono protezioni politiche, non ci sono mazzatte da predere, è  semplice, profiquo. Li si prende come pesci alle giostre, si spaventano come bambini, si imbrogliano con facilità, e si condannano velocemente; così si tiene buona l'opinione pubblica e da l'impressione di lavorare di guadagnarsi quello stipendio da fame (come dicono sempre), inadeguato a chi rischia la vita.

Smascherare un appalto truccato non è per nulla difficile, beccare uno che va a chiedere il pizzo è semplicissimo, Seguire i soldi (mazzette di migliaia di euro date alla luce del sole) non credo sia complesso. In fondo se ci sa fa caso queste persone parlavano e comunicavano con disinvoltura e senza alcun timore... le loro smargiassate risulterebbero assurde persino in un film di Scorsese. Guardate le intercettazioni; sono in bar pubblici, strade, parcheggi,  fuori dai negozi. Questi "mafiosi" non si nascondevano minimamente e non sentivano nessun fiato sul collo. 
Ora scrivono che Carminati usava parrucche e tecniche per depistare, ma sinceramente trovo la cosa a dir poco comica... Un "signore" di nome Matteo Messina Denaro riesce a nascondersi dal 93' e senza tutti questi stratagemmi, magari semplicemente nascosto in un intercapedine come un topo e Carminati che aveva goduto pensate di 5 indulti aveva paura? 

Io penso che siamo di fronte all'ennesima fregatura, l'ennesima inchiesta scomoda che si preferiva tenere nascosta ancora a lungo - faceva comodo ed e conveniva a tutti - ma che è dovuta uscire; come una bomba a timer che stava per scadere e che si è scelto di far esplodere dove avrebbe fatto meno danni.  








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