sabato 6 dicembre 2014

Il porco saluta e ride



17 luglio 2014, Eric Garner, 47 anni, viene fermato da alcuni agenti fra cui c'è anche Daniel Pantaleo. Eric è sospettato di vendere sigarette di contrabbando, è disarmato e assolutamente non pericoloso. I poliziotti vogliono arrestarlo ma lui si oppone dicendo di non aver fatto nulla, che non merita di essere arrestato. Eric NON INSULTA, NON PROVOCA, NON MINACCIA ma Pantaleo (uno degli agenti) comincia a fare uno sguardo da cane rabbioso, come si vede bene dal video, "vuole partire",  sta solo aspettando il momento giusto... Dopo pochi secondo scatta l'aggressione, Pantaleo afferra Eric Garner con una presa proibita e lo scaraventa in terra. Eric riesce solo a dire NON RIESCO A RESPIRARE,  NON RIESCO A RESPIRARE e queste saranno le sue ultime parole. Eric muore ucciso brutalmente dalla polizia e senza alcun motivo. 

Mercoledì 3 dicembre il gran giurì di Staten Island di New York, decide di non incriminare Daniel Pantaleo.  Dopo la decisione scoppiano le proteste sia a New York che in altre città: a Washington, Atlanta, Seattle e Oakland, ma anche nella contea di St. Louis, nel Missouri, dove lo scorso 25 novembre i giurati avevano preso una decisione simile stabilendo di non accusare formalmente il poliziotto bianco Darren Wilson per la morte del diciottenne nero Michael Brown. Lo slogan più usato dai manifestanti è “I can’t breathe” – “NON RIESCO A RESPIRARE” – cioè le ultime parole di Eric Garner prima di morire soffocato.

Oggi spunta un altro video in cui si vede con chiarezza Pantaleo che saluta e sorridendo alla camera 



Durante il video si vedono gli agenti che mentono sullo stato di salute di Eric:  un agente donna controlla il battito cardiaco ponendo le dita sul collo e dice di sentire un battito (non è vero, Eric è già morto) anche un agente tipicamente in sovrappeso come è consuetudine per i poliziotti americani, dice che Eric respira ma anche lui sa di mentire.
Dopo la decisione del Gran Giurì Bill de Blasio ha confessato di aver messo in guardia il figlio Dante, avuto dalla moglie di colore Chirlane, dai poliziotti della sua città dichiarando: "Non so come mi sarei sentito se fosse successo a Dante", ha detto il primo cittadino che a caldo aveva ammesso di aver avvertito il secondogenito dalla celebre capigliatura "afro" a stare attento ai poliziotti. 

Dopo secoli di lotte, dopo lo schiavismo e dopo l'elezione di un presidente nero l'America rivela ancora una volta il suo vero volto. violenza, ingiustizia, cinismo e brutalità sono i tratti somatici del paese che si definisce la più grande democrazia del mondo, mentre invece è solo il più potente, il più armato, il più violento, il più ingiusto.


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